Il campo fiscale nelle Canarie sta per subire un cambiamento significativo nel 2025, con una diminuzione del 7,5% dell’Imposta sugli Immobili a Las Palmas de Gran Canaria. Questo provvedimento, annunciato dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Carolina Darias, si prefigge di alleviare il carico fiscale per il 99% dei contribuenti, che vedranno il loro onere ridotto. L’iniziativa, la prima modifica delle imposte sul patrimonio dalla decisione del 2012 di aumentarne l’aliquota, mira a mantenere un equilibrio tra alleggerire le spese delle famiglie e garantire la sostenibilità dei servizi pubblici.
Dettagli della riduzione dell’IBI
L’Ayuntamiento di Las Palmas de Gran Canaria ha stabilito di abbassare l’aliquota dell’IBI dal 0,67% all’attuale 0,62%. Questo cambiamento si inserisce in una revisione più ampia del sistema tributario municipale e sarà accompagnato dall’introduzione di una nuova tassa per la raccolta dei rifiuti, necessaria per ottemperare a quanto previsto dalla legislazione in vigore dal 2022, e possibilmente da un aumento delle tariffe per l’acqua.
La modifica verrà attuata nel 2025 e interesserà un totale di 263.855 contribuenti, pari a circa il 98,9% del totale. Nonostante l’impatto positivo per la moltitudine di famiglie, i calcoli esatti dell’ammontare risparmiato da ciascun cittadino possono variare, rendendo difficile una stima uniforme. Tuttavia, si prevede che il risparmio medio per un contribuente si attesti attorno ai 20 euro: per esempio, un importo che prima si aggirava sui 348 euro scenderebbe a 329 euro.
La sindaca ha affermato che questo aggiornamento tiene conto delle difficoltà economiche che attraversano molte famiglie a Las Palmas, pur mantenendo al contempo in considerazione le necessità di finanziamento del Comune per garantire il corretto svolgimento dei servizi pubblici.
Impatto finanziario sulla città
Nonostante la riduzione delle entrate fiscali previste ammonti a circa 4,8 milioni di euro, l’assessore al Bilancio, Francisco Hernández Spínola, ha comunicato che il municipio sta preparando un budget in grado di far fronte a questa riduzione senza compromettere la qualità dei servizi offerti. Spínola ha dichiarato: “Siamo sicuri di riuscire a mantenere i servizi pubblici essenziali con le risorse disponibili nel 2025, nonostante le importanti spese previste. È un impegno di questo governo migliorare i servizi pubblici.”
È importante notare che gli immobili di tipo non residenziale con un valore catastale oltre 75.000 euro non beneficeranno della riduzione. Per questi edifici, l’aliquota resterà al 0,67%. Tuttavia, questa misura potrà essere applicata solo a un massimo del 10% dei contribuenti, quindi solamente 2.841 ricevute rimarranno invarianti.
Agevolazioni per le aziende in difficoltà
Una novità significativa nella riformulazione dell’IBI riguarda la prevista riduzione della tassa per le imprese che subiscono ritardi nei lavori pubblici. L’intento è quello di concedere uno sconto del 50% sulla tassa quando i ritardi variano da tre a nove mesi e fino al 95% per ritardi superiori ai nove mesi.
Per beneficiare di questa riduzione, le imprese dovranno presentare un’apposita richiesta sei mesi dopo il termine dei lavori e soddisfare tre requisiti fondamentali: essere registrati nel censimento delle attività economiche, utilizzare l’immobile per scopi commerciali e avere il pagamento delle imposte in regola, senza essere soggetti a procedimenti sanzionatori negli ultimi tre anni, come sottolineato dalla sindaca Darias.
La decisione di introdurre queste misure si è resa necessaria per rispondere a una richiesta sempre più forte da parte dei cittadini, che hanno evidenziato quanto possano essere gravosi i ritardi delle opere pubbliche sulla loro attività economica.