La città di Santa Cruz de Tenerife, fondata nel 1494, è da sempre un luogo strategico grazie alla sua posizione unica e alle risorse naturali offerte dalla vicinanza alla catena montuosa di Anaga. Nel corso dei secoli, la città ha dovuto difendersi da attacchi di pirati e forze militari, che cercavano di conquistare il suo territorio. In questo contesto, sono sorte numerose fortificazioni, ma tra queste ve n’è una, il Castello di San Cristóbal, che è rimasta in gran parte sconosciuta fino a tempi recenti, sepolta sotto lo sviluppo urbano moderno.
L’importanza storica del Castello di San Cristóbal
Costruito nel 1576, il Castello di San Cristóbal rappresentava un punto di osservazione fondamentale per monitorare l’immensità dell’Oceano Atlantico, nota per la sua potenziale minaccia. Fino alla sua demolizione avvenuta nel 1928, questa fortezza ha ricoperto un ruolo cruciale nella storia di Santa Cruz. Tuttavia, molti abitanti, noti come chicharreros, non sono consapevoli dell’esistenza di questa struttura e della sua funzione storica. Ogni volta che si parla della “Calle Castillo”, infatti, si fa riferimento alla fortificazione di San Cristóbal, un legame che persiste nonostante l’oblio.
Il Castello fungeva da punto di avvistamento strategico, proteggendo i cittadini dalle incursioni nemiche che minacciavano la tranquillità della città. Durante la sua esistenza, San Cristóbal ha visto passare varie fasi storiche, contribuendo a plasmare il carattere di Santa Cruz. Oggi, la sua memoria è preservata da modi indiretti, come i nomi delle strade, che testimoniano il passato simbolico di questa fortezza.
Il leggendario cannone “El Tigre”
Nel luglio 2009, il sito dove sorgeva il Castello di San Cristóbal è diventato sede del Centro di Interpretazione del Castello, che espone un’importante reliquia storica, il cannone di bronzo conosciuto come “El Tigre”. Questo pezzo d’artiglieria del XVIII secolo, realizzato in un laboratorio di Siviglia, misura circa 3 metri di lunghezza e pesa 2.000 kg. È famoso per aver inflitto un grave colpo al famoso ammiraglio inglese Horacio Nelson, facendogli perdere un braccio durante l’assalto di Tenerife avvenuto nel 1797.
“El Tigre” è diventato un simbolo della resistenza canaria e continua a suscitare un forte senso di orgoglio tra gli abitanti dell’isola. Questo cannone rappresenta non solo un importante artefatto di guerra, ma anche una potente allegoria del coraggio e dei sentimenti del popolo di Tenerife. Spostato dal Museo Storico Militare di Canarie, ora è esposto in una sala dedicata al suo significato e alla sua storia, contribuendo a mantenere viva la memoria di eventi storici significativi.
La riscoperta delle rovine del Castello di San Cristóbal
La storia del Castello di San Cristóbal ha preso nuova vita nel giugno 2006, quando durante i lavori di ristrutturazione di Plaza de España sono stati rinvenuti sotto terra i resti delle mura perimetrali della fortezza. Questo ritrovamento ha suscitato un notevole interesse storico, e il Museo di Storia e Antropologia di Tenerife ha deciso di allestire il Centro di Interpretazione “Castillo de San Cristóbal” in una galleria sotterranea accessibile dalla Piazza stessa.
In questo centro, viene condiviso un prezioso patrimonio storico che illustra il sistema difensivo dell’isola, comprendente il Castello di San Cristóbal e altre fortificazioni come il Castillo Negro e Paso Alto, oltre a strutture difensive situate in altre aree, come il castello di San Felipe a Puerto de la Cruz e quello di San Miguel a Garachico.
Il progetto espositivo non solo offre un’analisi dettagliata delle asserzioni difensive di Santa Cruz, ma celebra anche i 350 anni di storia del Castello di San Cristóbal. Ora, ciò che rimane sono solo rovine sotterranee, con un riferimento discreto in superficie rappresentato da una linea nera che riproduce il contorno della sua ubicazione originale sul fondo del lago di Plaza de España. Questa iniziativa non solo preserva la memoria storica, ma offre anche ai visitatori una prospettiva unica sulla ricca storia militare della città.