Isole Canarie

Crisi sociale alle Canarie: aumentano povertà estrema e disuguaglianza economica

Le Canarie affrontano una grave crisi sociale, con il 12,9% della popolazione di Santa Cruz de Tenerife in povertà estrema a causa dell’aumento degli affitti e della spesa quotidiana.

Le Canarie stanno attraversando un periodo di crisi sociale senza precedenti, provocato da una serie di fattori complessi tra cui la mancanza di alloggi e l’aumento vertiginoso dei prezzi degli affitti e della spesa quotidiana. Questo scenario ha portato a un incremento significativo della povertà estrema, una realtà che si sta facendo sempre più difficile da ignorare.

Crisi sociale alle Canarie: aumentano povertà estrema e disuguaglianza economica

La povertà estrema nelle Canarie

Attualmente, nella provincia di Santa Cruz de Tenerife, il 12,9% della popolazione, che conta oltre un milione di abitanti, vive sotto la soglia di povertà estrema. Questo equivale a circa 136.970 persone che guadagnano meno di 1.123 euro al mese. Secondo uno studio condotto dalla Fondazione Ramón Areces e dall’Istituto Valenciano di Investigazioni Economiche , denominato “Distribuzione geografica della renda delle famiglie in Spagna“, che si concentra sulla prosperità, la disuguaglianza e la povertà, Tenerife si posiziona al quinto posto in Spagna per la percentuale di popolazione in condizioni di povertà estrema.

Lo studio definisce la povertà estrema come una condizione che colpisce coloro che guadagnano meno del 40% del reddito medio. Questo problema è ulteriormente aggravato dalla disparità di genere; infatti, le donne sono più colpite rispetto agli uomini in questo contesto. Nel 2015, il 16% delle donne guadagnava al di sotto di questo 40% rispetto al 15% degli uomini. Nel 2019, la situazione rimase pressoché invariata, con il 11,7% degli uomini e il 12,6% delle donne in difficoltà. Anche nel 2021, i dati non cambiarono sostanzialmente: 11,7% degli uomini e 12,4% delle donne erano in povertà estrema.

Salario medio e soglia di povertà

La situazione economica alle Canarie è significativa: il salario medio annuale nelle isole è di 22.466 euro lordi. Se si divide questa cifra per dodici mesi, il reddito medio mensile corrisponde a circa 1.872 euro lordi. Questa cifra, ovviamente, risulta inferiore al netto, in quanto bisogna considerare le trattenute fiscali. Secondo i parametri dello studio, le persone che vivono in povertà estrema guadagnano meno di 1.123 euro, quindi più di 136.970 cittadini nella provincia di Tenerife sono direttamente colpiti da questa difficile condizione.

In un contesto più ampio, le Canarie sono parte di una regione più ampia, dove la possibilità di migliorare le condizioni di vita è limitata rispetto ad altre comunità autonome spagnole. Vicine a regioni come Extremadura, Andalusia e Castilla-La Mancha, le Canarie mostrano uno dei più bassi tassi di opportunità per migliorare i redditi. A titolo di confronto, regioni come il Paese Basco, Madrid, Navarra e Catalogna evidenziano dati più favorevoli.

Disuguaglianza e opportunità economiche

Analizzando i dati sulla disuguaglianza economica, la provincia di Santa Cruz de Tenerife si trova in una posizione svantaggiata. Attualmente, il punteggio relativo alle opportunità economiche è di soli 51 punti, rispetto ai 49 della provincia di Gipuzkoa che si piazza al primo posto. Inoltre, sia Tenerife che Las Palmas presentano alcuni dei più interventi tassi di disuguaglianza di reddito, ulteriormente evidenziando le difficoltà economiche della regione.

In confronto ad altre città spagnole, la capitale Donostia/San Sebastián si distingue per occupare il primo posto in termini di prosperità tra le città con popolazione compresa tra 150.000 e 300.000 abitanti. Al contrario, Santa Cruz de Tenerife si trova in ultima posizione, mettendo in evidenza le sfide economiche che la città deve affrontare nel tentativo di migliorare le condizioni di vita dei suoi abitanti.