Nella capitale delle Canarie, Las Palmas, i lavoratori portuali stanno avviando un’importante iniziativa volta a sensibilizzare i giovani sulla solidarietà verso i migranti. Il progetto, giunto alla sua ottava edizione, si propone di educare gli adolescenti attraverso una serie di laboratori condotti dalla Fondazione Belén María, con l’obiettivo di far percepire ai partecipanti l’importanza di essere “cittadini globali“. L’iniziativa si svolgerà nei prossimi due mesi e coprirà temi cruciali per il futuro dei giovani.
Obiettivi e contenuto dei laboratori
Il progetto è rivolto a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 12 e i 16 anni e si terrà presso l’IES Simón Pérez, situato nel quartiere Cruz de Piedra di Las Palmas. Le attività si svolgeranno durante i mesi di ottobre e novembre e affronteranno questioni di grande rilevanza sociale, come il fenomeno migratorio, il consumo di droghe e le problematiche legate alla presenza online dei giovani. In questo modo, l’iniziativa mira non solo a informare, ma anche a formare una nuova generazione più consapevole delle sfide globali.
I laboratori si strutturano in diverse sezioni tematiche. Accanto al tema della migrazione, si parlerà degli effetti nocivi delle sostanze legali, come il tabacco e l’alcol, specie in relazione all’uso di sostanze più pericolose. Un altro aspetto importante del programma riguarda la costruzione di una identità digitale positiva, fondamentale in un’epoca in cui la presenza online può avere conseguenze significative sulla reputazione e sul benessere psico-emotivo dei giovani.
Un approccio inclusivo e educativo
La Fondazione Belén María, che organizza l’evento con il supporto finanziario del Cabildo di Gran Canaria e in collaborazione con l’Associazione Culturale e Sociale Trib-Arte, ha già portato avanti il progetto in altre località di Las Palmas, come il quartiere La Isleta e Lomo de la Herradura a Telde. Nel corso delle edizioni precedenti, oltre 2.300 giovani hanno beneficiato di questo percorso educativo, che si distingue per la sua capacità di adattarsi e rispondere alle esigenze del contesto sociale.
Gli esperti incaricati dell’insegnamento sono selezionati per le loro competenze e ogni laboratorio è progettato per essere interattivo e coinvolgente. L’obiettivo non è solamente trasmettere informazioni, ma anche incentivare il dibattito e la riflessione critica sui temi trattati, creando un ambiente di apprendimento stimolante e aperto.
La questione migratoria attuale
Negli ultimi anni, il tema dell’immigrazione è diventato sempre più centrale per la società canaria, con un numero crescente di persone che cercano opportunità di vita migliore sulle isole. Le previsioni per la fine dell’anno indicano un arrivo di oltre 40.000 migranti, un dato che evidenzia l’urgenza di affrontare il tema con i giovani attraverso una formazione adeguata.
Il lavoro dei coordinatori del progetto, tra cui Maximiliano Díaz, si concentra sull’importanza di spiegare la differenza tra migranti e rifugiati, promuovendo una visione più compassionevole e solidale. “È essenziale far riflettere i ragazzi sulle ragioni della migrazione e sul significato di essere cittadini globali,” afferma Díaz, che sottolinea come sia cruciale coltivare una maggiore empatia e comprensione della realtà multifaceted degli immigrati.
Sostenere una società più consapevole
Il progetto ha anche un’importante componente sociale, in quanto mira a piantare il seme della solidarietà tra i giovani, un aspetto evidenziato da Carmelo Ramírez, consigliere di Solidarietà del Cabildo di Gran Canaria. “Sostenere iniziative di questo tipo non solo arricchisce i giovani, ma favorisce anche una conviviale più giusta e umana,” sostiene Ramírez, sottolineando la necessità di educare le nuove generazioni affinché possano affrontare le sfide del futuro con una mentalità aperta e accogliente.
L’impegno dei lavoratori portuali nella creazione della Fondazione Belén María sottolinea un continuo desiderio di contribuire al benessere della comunità locale, portando avanti un’eredità di solidarietà e attenzione alle problematiche sociali. Con progetti come questi, i giovani possono sviluppare competenze e consapevolezza, preparandosi a diventare membri attivi e responsabili di una società in continua evoluzione.