Isole Canarie

La scarsa disponibilità di agenti di polizia a Las Palmas di Gran Canaria solleva preoccupazioni

La Polizia Locale di Las Palmas di Gran Canaria affronta gravi carenze operative, con oltre 60 agenti relegati a compiti amministrativi e un equipaggiamento inadeguato, sollevando preoccupazioni per la sicurezza pubblica.

Nella città di Las Palmas di Gran Canaria si assiste a una situazione complessa all’interno della Polizia Locale, con oltre 60 agenti costretti a svolgere compiti amministrativi anziché attività di pattuglia. Questa condizione è in gran parte dovuta alla mancata restituzione delle armi regolamentari, un problema sollevato dalla Central Sindical Independiente y de Funcionarios . Con una crescente domanda di sicurezza pubblica, le criticità sollevate dal sindacato pongono interrogativi sull’efficacia dell’organizzazione attuale e sulla sicurezza dei cittadini.

La scarsa disponibilità di agenti di polizia a Las Palmas di Gran Canaria solleva preoccupazioni

Gli agenti in attesa di riassegnazione

Il CSIF ha denunciato che attualmente 60 agenti di polizia non sono in grado di svolgere il loro lavoro di pattuglia poiché non hanno recuperato le loro armi. Questa situazione si verifica in caso di una malattia prolungata oltre i quattro mesi oppure a causa di altre motivazioni che possono portare a un’assenza prolungata. In tali circostanze, le armi vengono confiscate e possono essere restituite solo dopo la presentazione di un certificato favorevole e il rispetto di un protocollo stabilito dalla normativa autonoma.

Di questi 60 agenti, ben quattordici avrebbero già soddisfatto i requisiti necessari per rioccupare i loro posti, ma non possono riottenere le armi poiché, secondo il sindacato, “dalla direzione non è stata impartita l’ordine per effettuare l’ultima prova di tiro richiesta”. Questo rende evidente un sistema di gestione che sta ostacolando il ritorno degli agenti attivi sul territorio, contribuendo a un evidente gap nelle operazioni di polizia.

Il sindacato CSIF ha messo in luce che negli ultimi diciotto mesi la direzione ha prioritariamente incentivato il lavoro amministrativo a scapito di una presenza attiva nelle strade. Attualmente, circa sessanta agenti sono coinvolti in compiti burocratici in settori come la Coordinazione, il Parco Automobilistico e il Protocollo, mansioni che potrebbero essere svolte da personale amministrativo, senza ridurre i livelli di sicurezza pubblica.

È interessante notare che alcuni di questi agenti hanno deciso di rimanere in posizione di incarico amministrativo, attratti dalla sicurezza salariale e da un orario di lavoro più favorevole, che offre loro la possibilità di evitare i rischi associati alle attività di polizia di strada.

Le carenze operative della polizia

La situazione operativa del corpo di polizia di Las Palmas di Gran Canaria è preoccupante. Solo recentemente, il CSIF ha evidenziato che nel distretto di Santa Catalina vi era a disposizione una sola pattuglia nel primo turno di servizio, e una sola nel secondo. Questo significa che una vasta area comprende da Julio Luengo a La Isleta sarebbe coperta da un numero estremamente limitato di agenti, aumentando il rischio di risposte inadeguate alle emergenze.

Il sindacato ha anche denunciato il fatto che i nuovi agenti, provenienti dall’ultima promozione, sono stati assegnati a compiti amministrativi invece di essere dispiegati attivamente nelle strade per acquisire l’esperienza necessaria. Questa situazione potrebbe compromettere sia la formazione professionale di questi giovani poliziotti, sia la sicurezza della comunità.

Di fronte a tali preoccupazioni, il Comune di Las Palmas di Gran Canaria ha sostenuto che il recupero delle armi segue rigorosi protocolli volti a garantire la sicurezza degli agenti e che le pratiche di tiro saranno programmate al più presto. Tuttavia, queste affermazioni non placano le preoccupazioni del sindacato riguardanti l’evidente riduzione dei servizi di pattuglia.

Le attrezzature inadeguate e la mancanza di formazione

Un ulteriore aspetto della denuncia del CSIF riguarda le attrezzature utilizzate dagli agenti, in particolare gli spray di difesa personale. Secondo il sindacato, molti di questi spray hanno superato la data di raccomandazione d’uso di oltre un anno, creando risvolti potenzialmente rischiosi per la sicurezza degli agenti sul campo. Il Comune ha risposto sostenendo che, in effetti, gli aerosol non scadono e che nuovi esemplari verranno distribuiti successivamente a una formazione adeguata per gli agenti.

Inoltre, il CSIF ha criticato la mancanza di pistole elettriche tra l’equipaggiamento degli agenti, soprattutto in relazione all’aumento delle operazioni in cui sono presenti armi bianche. Un portavoce del sindacato ha fatto notare che la responsabilità dell’addestramento per l’uso di questi strumenti dovrebbe ricadere sulla divisione di sicurezza del municipio, piuttosto che sui sindacati.

Dall’altra parte, gli esponenti della sicurezza hanno rassicurato che l’acquisto di nuovi modelli di taser, che avrebbero una maggiore capacità operativa, è già in programma. Le nuove attrezzature, progettate per essere più efficaci in interventi tattici, dovrebbero essere disponibili in Europa nel 2025.

Il parco veicoli inadeguato

Infine, il sindacato ha sollevato preoccupazioni riguardo al parco veicoli della polizia di Las Palmas di Gran Canaria, sottolineando che il cattivo stato di alcuni mezzi potrebbe compromettere la sicurezza degli agenti. Nonostante il Comune abbia fatto sapere che i veicoli sono in leasing e che eventuali problematiche verranno risolte, permangono dubbi sulla capacità operativa effettiva di questi mezzi nel sostenere il lavoro degli agenti sul campo.

In un contesto in cui l’efficienza delle forze dell’ordine appare minata da carenze operative e di equipaggiamento, è fondamentale prestare attenzione ai temi sollevati dal CSIF. La questione della sicurezza pubblica a Las Palmas di Gran Canaria merita di essere affrontata con urgenza e trasparenza, affinché gli agenti possano svolgere il loro lavoro in condizioni adeguate e garantire la protezione della comunità.