La Facoltà di Medicina dell’Università di La Laguna si trova in una situazione critica a causa della grave carenza di personale docente, che ha portato il sindacato Comisiones Obreras a proclamare uno sciopero previsto per il 22 ottobre. La partenza di questo nuovo anno accademico è stata definita «agonica» dal sindacato, che esprime preoccupazione per le conseguenze di questa precarietà sulla qualità dell’insegnamento.
Criticità nella dotazione di personale
Il sindacato CCOO ha lanciato un allarme riguardo al rischio imminente di chiusura dei corsi di laurea in Medicina all’ULL a causa dell’insufficienza di docenti a tempo pieno. Il numero di professori attivi è inferiore rispetto agli anni precedenti, una situazione ulteriormente compromessa da pensionamenti e assenze non sostituite. La diminuzione del personale didattico ha creato un ambiente di apprendimento difficile per gli studenti, riducendo le opportunità di ricevere un’educazione adeguata in un settore cruciale come quello della salute.
Secondo CCOO, l’attuale situazione non sembra destinata a migliorare nel breve termine. La mancanza di interesse da parte del governo delle Canarie e dell’università stessa nell’assumere nuovo personale educativo è particolarmente preoccupante. Le misure adottate finora non rispondono adeguatamente alle esigenze della Facoltà di Medicina, lasciando gli studenti e il corpo docente in una condizione di incertezza.
Procedure di assunzione complesse
Un ulteriore aspetto critico è rappresentato dalla scarsa disponibilità di posti per professori associati assistenziali. Su un totale di 100 nuove posizioni previste, solo 47 sono state approvate, e queste non sono ancora state messe a bando. CCOO evidenzia che il procedimento per la copertura di queste posizioni è estremamente complicato, rendendo improbabile una soluzione prima dell’anno accademico 2025-2026. Questa lentezza nelle assunzioni aggrava ulteriormente il problema, costringendo il personale rimasto a lavorare in condizioni sempre più difficili.
Il sindacato punta il dito anche contro l’insufficiente attribuzione di risorse per formare nuovi docenti, sottolineando la necessità di un incremento delle risorse destinate all’istruzione medica per garantire una formazione di qualità agli studenti.
La situazione attuale degli insegnamenti
Attualmente, l’insegnamento della Medicina si basa in gran parte su 150 medici specialisti che, in modo volontario, forniscono lezioni pratiche e teoriche senza alcuna compensazione monetaria. Pur riconoscendo l’importanza del loro contributo, CCOO mette in luce il fatto che molti di questi professionisti non sono interessati a occupare posizioni di docente, in quanto comporterebbe un doppio impegno con una retribuzione significativamente inferiore rispetto alla loro attività di medici assistenziali.
La situazione evidenzia una profonda crisi nella formazione medica all’ULL, dove il rischio di un collasso del sistema educativo potrebbe avere ripercussioni a lungo termine sulla qualità della medicina praticata nella regione. La richiesta del sindacato è chiara: è necessario un intervento immediato per rinforzare il corpo docente e migliorare le condizioni lavorative per garantire un’istruzione adeguata agli studenti di Medicina.
La proclamazione dello sciopero da parte di CCOO è dunque un grido d’allerta per le autorità competenti, che devono affrontare con urgenza la questione della formazione nel settore medico, fondamentale per la salute pubblica.